Biografia

Giuliano Grittini

Giuliano Grittini (1951) è un artista nato e cresciuto a Milano, dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico per poi sviluppare le proprie competenze nell’ambito delle opere stampate, specializzandosi sui libri d’autore.

Ha collaborato con importanti artisti italiani e stranieri, quali Baj, Fiume, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely e Rotella, cui ha dedicato importanti ritratti fotografici.

Le sue fotografie e opere artistiche sono state pubblicate da Rizzoli, Bompiani, Frassinelli, L’Espresso, Panorama, Corriere della Sera, La Stampa e L’Unità. Grittini ha partecipato a numerose mostre – personali e collettive.

L’artista ha aderito al Manifesto del Metateismo e ha esposto sue opere in varie edizioni del Festival del Nuovo Rinascimento. È attualmente un Artista in permanenza del Centro Leonardo da Vinci Art Expo di Milano.

Testo critico

Le icone di Giuliano Grittini: rivitalizzare l’immagine

Rivitalizzare l’immagine, sfruttando la potenza seriale e iconica della tecnica moderna per implementare la potenza evocativa dell’opera d’arte: questa la missione che Giuliano Grittini pare darsi nella sua sfaccettata produzione artistica.

Demiurgo polivalente, maestro della espressività fotografica, ma padrone di una inaudita molteplicità di tecniche – dal disegno alla pittura, passando per i collages e il lavoro sul plexiglass – Grittini ha tentato, con la sua opera, di reinterpretare la pop art americana (significativo a tal proposito il rapporto biografico con Andy Warhol) ibridandola con elementi artistici tipicamente italiani, sia dal punto di vista tematico (Leonardo da Vinci, Dante, Alda Merini, Sofia Loren, ecc.) che estetico (la pittura figurativa, il ritratto, il simbolismo rinascimentale, ecc.).

Particolarmente interessante è la cosiddetta “cracker art”, tramite cui Grittini ripropone immagini di famose opere, icone o figure storiche che, dopo essere state scomposte, acquistano nuova vita attraverso varie tecniche, fra cui ritagli, assemblaggi, collage, caratterizzati da colori accesi e inserti polimaterici luminosi e glitterati.

Ne emergono opere in cui la riproducibilità è trasfigurata dalla singolarità del gesto artistico. L’opera di Grittini ambisce pertanto a rispondere, con la concretezza e spontaneità di un’arte immediata e facilmente fruibile, alla cogente questione della serialità dell’arte post-auratica (Walter Benjamin), interpretando la potenzialità del frammento come forza motrice apicale.

Luca Siniscalco

Opera rappresentativa

Giuliano Grittini

Dante Alighieri

Olio su tela e tecniche miste