Biografia

Sergio Camellini

Sergio Camellini, nato a Sassuolo, è psicologo, autore letterario e cultore di arte povera della civiltà contadina e dei mestieri; ha fondato una casa museo sull’Appennino emiliano. Amante della poesia, scrive versi, articoli per riviste culturali e prefazioni in libri di poesia e d’arte, con particolare attenzione a quella naif.

Ha pubblicato un’opera sul linguaggio del corpo, un’opera omnia e 17 libri di poesie. Per Camellini la parola assume funzione esoterica per la sua capacità di svelamento e di luminosità, tramutandosi in un essenziale strumento dialogico col lettore.

L’autore predilige una sintassi piana, rinvigorita dall’immediatezza del lessico e degli aggettivi, resa scattante dal rapido susseguirsi dei verbi, che offrono consistenza visiva alla narrazione. È cantore delle piccole gioie, le malinconie e le fatiche del quotidiano, della natura, l’amore, i ricordi che portano a riflessioni sull’esistenza umana. Una poesia che insegue versi ricchi di accelerazioni emotive, esprimendo sensibilità e dolcezza.

A Lucca 2018 “Città del Nuovo Rinascimento”, ha partecipato al “Festival del Nuovo Rinascimento”, presso la prestigiosa Villa Bottini, col libro di Analisi Poetica Sovranazionale del terzo millennio Tenero è l’amore (Guido Miano Editore). Fa parte degli “Autori in permanenza al Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano”.

Recensione

Sergio Camellini è l’autore di un’opera sul linguaggio del corpo, un’opera omnia e 17 libri di poesie.

È un abile cesellatore della parola nella piena consapevolezza che la parola, “il logos”, possiede una potenza immanente assolvendo a una funzione che si potrebbe definire esoterica. Sta nel poeta trasformare la parola, scrigno prezioso di emozioni, in immagine.

Come ricorda Camellini, Simonide affermava che «La pittura è poesia silenziosa, e la poesia è pittura che parla». Una poetica che sta alla base dell’intera sua produzione letteraria.

Le liriche Viandante dei sogni e Ascolto i silenzi pongono in essere l’importanza della parola nella scrittura. Scrittura che può manifestare tutte le sue infinite potenzialità grazie alla maestria di colui che scrive.

Una scrittura che può essere suscettibile a diverse sperimentazioni come l’uso di parallelismi sintattici che rimandano a dei profondi significati.

In Viandante dei sogni in ogni lirica ricorre la parola “sogno” che funge da collante dei componimenti lirici, analogamente in Ascolto i silenzi è la parola “vita” a unire le liriche tra di loro e a uniformare il significato intrinseco della raccolta lirica.

Nel caso di Sergio Camellini, queste sperimentazioni linguistiche non sono rivolte soltanto a un pubblico di lettori elitario bensì a tutti coloro che desiderano accedere a una dimensione altra e vivere la magia dei sogni.

Egli stesso ha dichiarato che «il colto è l’uomo capace di “dire” cose profonde in modo semplice, l’intelligente è l’uomo capace di “fare” in modo semplice cose profonde».

Stefania Romito

Libro

Sergio Camellini

I colori della fantasia

L’intento di quest’opera, appartenente alla collana del Parallelismo delle arti, raffigura sia la creatività, l’invenzione, l’immaginazione dei testi appositamente scelti con metodo antologico, del poeta Sergio Camellini, sia le policromie pittoriche e fotografiche dei diversi lavori figurativi inseriti nel libro.

Le liriche sono state tratte da diverse raccolte poetiche di Sergio Camellini, la cui cronologia copre l’arco di tempo di un settennio, potendo così effettuare un’analisi critica dell’ultimo Camellini.

Per introdurre alla poetica e alle tematiche emergenti delle sue composizioni è utile “L’Antologia essenziale della critica” collocata dall’editore dopo i testi lirici.